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Il diritto d’autore sui social network

La tutela del diritto d’autore concerne i diritti patrimoniali dell’autore e i diritti morali a tutela della personalità dell’autore in relazione alla diffusione delle opere d’ingegno di carattere creativo appartenenti alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro, al cinema.

I diritti di utilizzazione economica durano per tutta la vita dell’autore e fino a 70 anni dopo la sua morte; trascorso tale periodo l’opera è di pubblico dominio ed è liberamente utilizzabile. Introdotto dalla L. n. 633/41 il diritto d’autore è stato oggetto di modifiche da parte del D. Lgvo n. 68/03; D.L. n. 72/04; L. n. 128/04; D. L. n. 7/05; D.L. n. 63/05. Si sceglie di evidenziare due aspetti particolari concernenti il materiale proprio che l’utente carica sul social network e il materiale linkato da altri siti, condiviso e diffuso sul social network. In relazione alla condivisione di materiale di proprietà dell’utente, inserendo una foto, un video o un articolo su un social network viene implicitamente concessa una licenza gratuita all’utilizzo di questo materiale, con conseguente possibile diffusione.

Ogni social network ha comunque specifiche differenti, sia in relazione alla tutela del diritto d’autore, sia al copyright, che è sempre consigliato leggere. In relazione alla condivisione di materiale di terzi senza autorizzazione l’utente aprendo il proprio profilo sottoscrive lo user’s agreement che tutela anche i diritti di soggetti terzi. La segnalazione della violazione del diritto d’autore è a istanza esclusiva dell’avente diritto. Le difficoltà tecniche, il bilanciamento con il diritto alla privacy e alla libertà di espressione, nonché la mancanza di un orientamento unitario dei Tribunali, fanno si che se da una parte divulgare sui social network un articolo di giornale, piuttosto che parte di un film, sia condotta idonea a violare i diritti di proprietà intellettuale nei confronti della testata o della casa cinematografica, dall’altra l’utente per tutelarsi in prima istanza possa meramente indicare la fonte. A fini esemplificativi segue una esposizione dei diritti e delle responsabilità dei social network Facebook e Twitter (https://www.facebook.com/; https://twitter.com/).

difendersi in internet

L’utente è responsabile del proprio utilizzo dei servizi, dei contenuti postati sui servizi e di ogni conseguenza derivante da tali azioni. I social network non sono tenuti al monitoraggio o al controllo dei contenuti postati. Su Twitter si legge che qualunque utilizzo dei materiali postati tramite i servizi o ottenuti dall’utente tramite i servizi, si intendono a rischio esclusivo dell’utente (https://twitter.com/tos). Non viene rilasciata approvazione o garanzia in ordine alla veridicità o affidabilità di quanto postato. Per quanto concerne i contenuti coperti da diritti di proprietà, l’utente concede a Facebook una licenza non esclusiva, trasferibile, che può essere concessa come sottolicenza, libera da royalty e valida in tutto il mondo, per l’utilizzo di qualsiasi contenuto pubblicato o in connessione con Facebook. Questa licenza termina nel momento in cui si elimina l’account o il contenuto presente nell’account, salvo ulteriore condivisione con terzi. E se eliminare foto e video è semplice come vuotare il cestino del computer, è possibile che i contenuti rimossi, seppur non visibili, vengano conservati come copie di backup per un determinato periodo di tempo… Facebook chiede ai propri utenti di non pubblicare comunicazioni commerciali, di non caricare virus o altri codici dannosi, di non cercare di ottenere informazioni di accesso o accedere ad account di altri utenti, di non denigrare, intimidire o molestare altri utenti, di non pubblicare contenuti minatori, pornografici, con incitazioni all’odio o alla violenza, con immagini di nudo o di violenza forte o gratuita, di non sviluppare o utilizzare applicazioni di terzi con contenuti correlati all’alcol, a servizi di incontri o comunque rivolti a un pubblico adulto senza le dovute restrizioni di età, di non usare Facebook per scopi illegali, ingannevoli, malevoli o discriminatori.

Tra gli oneri dell’utente di Facebook figurano inoltre l’impegno a non fornire informazioni personali false o creare un account per conto di un’altra persona senza autorizzazione. L’utente di Twitter manterrà i propri diritti sui contenuti che posterà e renderà disponibili sui servizi e con l’invio, la pubblicazione o visualizzazione concede a Twitter una licenza mondiale, non esclusiva e gratuita (con diritto di sublicenza) per l’utilizzo, copia, riproduzione, elaborazione, adattamento, modifica, pubblicazione, trasmissione, visualizzazione e distribuzione dei contenuti con qualsiasi supporto o metodo di distribuzione, sia attualmente disponibile sia sviluppato in seguito. L’utente accetta che i propri contenuti possano essere condivisi, distribuiti o pubblicati dai partner di Twitter; gli eventuali utilizzi aggiuntivi da parte di costoro potranno avvenire senza il pagamento di un corrispettivo all’utente. L’utente sarà responsabile del proprio utilizzo dei contenuti forniti e di ogni conseguenza che ne possa derivare, ivi incluso l’utilizzo da parte di altri utenti o partner terzi di Twitter. Vietato usare Facebook in caso di condanna per crimini sessuali. È vietato pubblicare o eseguire azioni che violino i diritti di terzi. Qualora tali condizioni non siano rispettate Facebook si riserva il diritto di rimuovere tutti i contenuti o le informazioni che gli utenti pubblicano. L’utente di Twitter si dichiara consapevole del fatto che l’utilizzo dei servizi potrà esporlo a contenuti offensivi, dannosi inadeguati o a post ingannevoli. Si riserva il diritto, ma non ha l’obbligo, di rimuovere o rifiutare la distribuzione di contenuti, di sospendere o chiudere utenze, di richiedere la restituzione di alcuni nomi utente; si riserva altresì il diritto di accedere, leggere, conservare e divulgare le informazioni che ritenga ragionevolmente necessarie per conformarsi a ogni legge, regolamento o procedimento, imporre l’osservanza delle condizioni, individuare, impedire o affrontare frodi o problematiche inerenti la sicurezza, proteggere i diritti, la proprietà o la sicurezza di Twitter, degli utenti e del pubblico. Quando Facebook riceve una notifica di presunta violazione della proprietà intellettuale, procede alla rimozione o alla disattivazione dell’accesso ai contenuti oggetto della violazione. In caso di violazione reiterata dei diritti di proprietà intellettuale di terzi, l’account verrà disabiliato.

Di rilievo la circostanza che il social network declini ogni responsabilità per le eventuali condotte illecite sia online che offline posto che non controllano né guidano le azioni degli utenti. Twitter precisa che qualora il suo utente ritenga che i propri contenuti siano stati riprodotti in violazione di diritto d’autore, dovrà fornire una firma manuale o elettronica del titolare del diritto d’autore o del soggetto autorizzato ad agire per suo conto; l’identificazione del materiale protetto, oggetto di violazione; l’identificazione del materiale che si ritiene costituisca violazione o sia stato oggetto di attività di violazione e che si dovrà rimuovere o il cui accesso deve essere disabilitato; le informazioni sufficienti per permettere l’individuazione del materiale; i propri recapiti; una dichiarazione attestante il convincimento, in buona fede, che l’utilizzo del materiale non è autorizzato dal titolare del diritto d’autore, dal suo agente o dalla legge (cfr regole e informative consultabili su https://support.twitter.com/articles/18311-the-twitter-rules).

Anche Twitter si riserva il diritto di rimuovere i contenuti che si presume costituiscano violazione senza alcun preavviso e laddove opportuno in caso di condotta reiterata, chiuderà l’account dell’utente. Si legge (http://www.facebook.com/legal/terms) che direttori, incaricati, dipendenti e agenti siano sollevati da qualsivoglia danno o reclamo. Si vuole concludere il presente lavoro menzionando quanto nella motivazione della sentenza citata del Tribunale di Monza n. 770/2010 ove si legge “F., come detto, include alcuni servizi tra i quali la possibilità per gli utenti di ricevere ed inviare messaggi e di scrivere sulla bacheca di altri utenti e consente di impostare l’accesso ai vari contenuti del proprio profilo attraverso una serie di “livelli” via via più ristretti e/o restrittivi (dal livello “Tutti” a quello intermedio “Amici di amici” ai soli “Amici”) per di più in modo selettivo quanto ai contenuti o alle stesse “categorie” di informazioni inserite nel profilo medesimo. Quindi, agendo opportunamente sul livello e sulle impostazioni del proprio profilo, è possibile limitare l’accesso e la diffusione dei propri contenuti, sia dal punto di vista soggettivo che da quello oggettivo. È peraltro nota agli utenti di F. l’eventualità che altri possano in qualche modo individuare e riconoscere le tracce e le informazioni lasciate in un determinato momento sul sito, anche a prescindere dal loro consenso: trattasi dell’attività di c.d. “tagging” (tradotta in lingua italiana con l’uso del neologismo “taggare“) che consente, ad esempio, di copiare messaggi e foto pubblicati in bacheca e nel profilo altrui oppure e-mail e conversazioni in chat, che di fatto sottrae questo materiale dalla disponibilità dell’autore e sopravvive alla stessa sua eventuale cancellazione dal social network. I gestori del sito (statunitensi, secondo la Polizia Postale), pur reputandosi proprietari dei contenuti pubblicati, declinano ogni responsabilità civile e/o penale ad essi relativa (come dimostra, eloquentemente, una recentissima e dibattuta controversia giudiziaria riguardante il motore di ricerca Google). In definitiva, coloro che decidono di diventare utenti di F. sono ben consci non solo delle grandi possibilità relazionali offerte dal sito, ma anche delle potenziali esondazioni dei contenuti che vi inseriscono: rischio in una certa misura indubbiamente accettato e consapevolmente vissuto….”

Avv. Veronica Ribbeni
P.zza V. E. Orlando n. 6 – 90138 Palermo
Tel. 091.6113374 – Cell. 347.1939725

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