Sintesi dei contenuti
Se hai subito una truffa legata al trading on line la tua principale preoccupazione sarà recuperare i tuoi soldi, ma ci sono altri aspetti che non dovrai trascurare per tutelarti ed evitare l’aggravarsi delle conseguenze pregiudizievoli che potrai subire in futuro.
Esaminiamo brevemente le precauzioni che dovrai assumere
La denuncia
Come già ti abbiamo spiegato in questo approfondimento, per recuperare i tuoi fondi è di particolare importanza presentare con la massima tempestività la denuncia alle forze dell’ordine e farlo affidandosi ad associazioni (come la nostra) o ad avvocati esperti nel settore. Tuttavia, presentare la denuncia, dovrà avere anche finalità cautelative (ed è per questo che dovrà essere redatta da mani esperte!), poiché molto probabilmente, come ci viene segnalato nella maggior parte dei casi, i truffatori, anche per avvalorare la credibilità della (finta) piattaforma di trading per la quale operano, ti avranno chiesto di inviare loro copia del tuo documento di identità. È, purtroppo, assolutamente probabile che dei tuoi dati personali e due tuoi documenti ne faranno ogni peggior uso possibile, ad esempio utilizzandoli per truffare altre persone o commettere qualsiasi altro reato attraverso internet. Nella denuncia è, quindi, necessario specificare queste circostanze e chiarire preliminarmente il probabile furto d’identità a cui potresti essere esposto, affinché non siano poi imputati effettivamente a te eventuali altri reati commessi a tuo nome.
Minacce vie software
Per portare a termine il loro piano criminale è molto probabile che i truffatori ti abbiamo fatto scaricare dei software malevoli o ti abbiamo fatto visitare dei siti attraverso cui poter infettare il dispositivo che avevi in uso (telefono cellulare o computer che sia). Potresti anche non essere perfettamente consapevole di queste minacce, poiché in molti casi i truffatori per assumere direttamente il controllo del dispositivo della vittima, chiedono l’installazione di software di assistenza remota (il più noto fra tutti è Any Desk). A questo genere di rischi e ai software di assistenza remota abbiamo dedicato questo specifico approfondimento. Se temi, anche solo lontanamente, di essere incorso in questi rischi è opportuno eseguire sul dispositivo una scansione con un antivirus aggiornato o, ancor meglio, ripristinare la memoria alle condizioni di fabbrica. Queste manovre possono essere compiute in modo abbastanza semplice sui telefoni cellulari, anche se le modalità possono variare da modello a modello. Generalmente ripristinare un telefono alle condizioni di fabbrica è definito “hard reset”, per cui il consiglio è di cercare su google come effettuare, appunto, l’hard reset del tuo apparecchio (ad esempio “hard reset samsung s9”). Molti tuoi dati personali, tuttavia, non sono solo salvati sul tuo dispositivo, ma anche sui siti a cui ti colleghi per usufruire di particolari servizi (ad esempio per accedere alla posta elettronica o per eseguire operazioni bancarie). Sarà, quindi, prudente anche modificare tutte le password d’accesso ai siti esterni a cui ti colleghi: pensa ai danni che potrebbero procurarti accedendo al tuo conto bancario o alle informazioni accessibili di cui potrebbero entrare in possesso leggendo tutte le tue mail personali.
Dati bancari e carte di credito
Oltre a rubare i dati d’accesso al tuo conto bancario, i truffatori potrebbero averti chiesto di effettuare pagamenti mediante carte di credito, indicandoti i siti in cui inserire tutti i relativi dati (intestatario, numero della carta, data di scadenza e codice cvv). È probabile, purtroppo, che i dati inseriti attraverso i loro siti siano stati direttamente a loro comunicati e potrebbero, quindi, riutilizzarli per loro successivi acquisti o altri trasferimenti da te indesiderati. Se hai effettuato pagamenti mediante carte di credito su siti della cui affidabilità non sei assolutamente certo, è buona norma richiedere all’istituto bancario di emissione di procedere al blocco della carta.
Recall del bonifico
Tra le cautele, te ne segnaliamo, inoltre, una che generalmente è indicata dalla stessa banca ed è, viceversa, totalmente inutile (e finanche dannosa per il tempo che ti fa inutilmente sprecare, anziché dedicarlo a più concrete attività di recupero!): ci riferiamo al call back o recall del bonifico. Mediante queste operazioni, la banca può richiedere al destinatario del bonifico di voler “gentilmente” restituire il pagamento al mittente. Tale intervento può essere utile nel caso in cui il bonifico sia stato eseguito per errore a persone che siano volontariamente intenzionate a restituire la cifra indebitamente accreditata. Nel caso delle truffe non ha, ovviamente, alcun senso richiedere la restituzione volontaria delle somme, poiché è scontato che essa sarà semplicemente negata (altrimenti neanche staremmo parlando di truffe!).