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Riconoscere una truffa legata al trading

Il fenomeno delle truffe legate al trading online è estremamente diffuso, eppure, le tecniche adoperate dai truffatori e le azioni che le vittime posso compiere per recuperare il proprio denaro e assicurarsi una tutela legale restano poco conosciute. Ciò che influisce maggiormente sulla reticenza all’argomento è  il silenzio di chi ha subito una truffa e che, quindi, ne conosce le caratteristiche e modalità. Le vittime di truffe legate al trading vengono inghiottite dalla paura, dal senso di colpa, dalla vergogna e  soprattutto dal senso di impotenza, cercando  riparo nel silenzio e  nella rassegnazione. Un ruolo primario in questo scenario è da attribuire all’immaginario collettivo, secondo il quale si cade in una truffa solo per poca esperienza, stupidità o ignoranza, tutti preconcetti lontani dalla realtà. Di fatto, questa tipologia di truffe riguarda una molteplicità di individui indistintamente dalla loro età, classe sociale o livello di istruzione. Il guscio in cui ci si chiude, dopo essersi resi conto del raggiro subito, non fa altro che giovare ai truffatori, i quali si nutrono  grazie al pudore e al silenzio delle loro vittime, che concede loro di perpetuare le truffe tranquillamente, senza riportare danno alcuno, né da un punto di vista economico, né legale.

Come inizia la truffa e si entra in contatto con il finto consulente finanziario

Il  modo che potremmo definire “classico”, che apre un canale di contatto con la piattaforma e di conseguenza con i pseudo consulenti è attraverso le  inserzioni clickbait e pubblicità  accattivanti su siti e  social media, supportati da finti articoli di quotidiani rinomati, riportanti interviste di volti noti dello spettacolo pronti a promuovere a gran voce  la piattaforma in questione, descrivendo la propria esperienza da investitore. In queste finte interviste, quindi, svelerebbero il segreto del proprio successo finanziario, ma ovviamente si tratta di  fake news: come nel caso del finto articolo riguardante la presentatrice  Luciana Litizzetto, e quello in riferimento all’influencer Gianluca Vacchi.  Nomi che associati ad una società donano credibilità e garanzia.

Un’altra modalità di contatto in grande sviluppo è  quella che avviene attraverso App e siti di incontri. Potremmo definirla, quasi, una  truffa d’amore, in quanto verte in primis, sulla creazione di  un legame, un affetto e di conseguenza una fiducia di cui approfittano per arrivare ai loro scopi: spingere ad iscriversi ad una piattaforma di trading (ovviamente fittizia) spacciandosi loro stessi per grandi investitori desiderosi di condividere la loro fortuna e conoscenza, per scoprire, purtroppo solo inseguito, che in  realtà, i versamenti richiesti erano destinati proprio a lui\lei.    

I (finti) guadagni

 A prescindere delle modalità con cui, purtroppo, si è entrati in contatti con queste “società”, la truffa  prosegue su per giù allo stesso modo. Si procede con l’iscrizione alla piattaforma, per la quale viene richiesto copia di un proprio documento di riconoscimento,  quest’azione non è da sottovalutare a causa della possibilità di un utilizzo improprio dell’ identità (i documenti forniti potrebbero essere utilizzati per perpetuare altre truffe a danni di terzi) e versata la  cifra iniziale (200/250euro) nel caso di pagamenti tramite carta o bonifici attraverso gli estremi forniti dal pseudo broker, nel caso invece di Cripto valute viene fatta istallare una seconda piattaforma di exchenge come ad esempio:  Coinbase; Crypto.com; Binance.  Una volta convertito il proprio denaro in cripto valute, il consulente fornisce una stringa alfanumerica attraverso la quale trasferire la Cripto valuta in questione. Compaiono, a questo punto, sul fantomatico wallet i primi profitti (irreali) che spingono inevitabilmente all’incremento dei propri investimenti. Il ragionamento suggerito dal consulente (con il quale ormai si è istaurato un rapporto d’amicizia dati i contatti quotidiani) è molto semplice :” più investi, più guadagni”. Purtroppo però i profitti mostrati non sono assolutamente reali ed i grafici frutto di una loro manipolazione, le cifre versate non vengono investite realmente, bensì intascate dal truffatore.

Dopo aver creduto di investire ed aver accumulato sul proprio wallet una certa cifra, naturalmente, vi è la volontà di  prelevare il proprio capitale o parte di esso.  A differenza di quanto accaduto nella fase iniziale della truffa, durante la quale il consulente finanziario aveva mostrato una certa facilità di prelievo attraverso la restituzione di una piccola cifra (sempre inferiore a quanto già depositato), viene confermata la possibilità di  prelevare, previo, però, pagamento di fantomatiche tasse e/o provvigioni, da intendersi come percentuale rispetto alla totalità della cifra ormai depositata sul proprio conto (tendenzialmente il 26%). È bene chiarire che il pagamento di qualsiasi cifra, con le motivazioni più svariate, non avrà mai come esito il recupero effettivo del proprio denaro.

Di seguito alcune piattaforme a cui segnaliamo di prestare attenzione:

  • Impresamarkets
  • Alfa trade
  • Forex metatradere 5

Cosa fare se sei stato truffato

Se ci si ritrova in questo racconto la prima cosa da fare è reagire, nulla è ancora perduto. Questi impostori, se pur esperti e abili manipolatori esistono, richiedono pagamenti, accettano trasferimento di cripto valute, insomma lasciano tracce ed è seguendo queste che è possibile risalire alla loro identità e soprattutto al proprio denaro. Ci sono azioni chiare e mirate per il recupero del proprio denaro, ma bisogna intervenire in maniera repentina. In questa fase è fondamentale sapere come intervenire senza perder tempo chiedendo  aiuto ad esperti del campo, a chi conosce la materia e che sappia delineare la strategia migliore. Qualora, quindi, ci si trovasse ad aver vissuto quanto descritto, spaventati ed incerti sul da farsi è possibile richiedere un parere attraverso una consulenza gratuita, i nostri legali ed esperti di trading sono a completa disposizione.

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